sábado, 11 de septiembre de 2010

UN LUGAR EN EL MUNDO / UN LUOGO NEL MONDO

by Fede

Tuve  que tirar una moneda. Tuvo el azar que resolver una vez más mi vida. Azar, destino, Matrix, lo que sea. No para viajar de verdad (elegir entre avión, auto, micro, verano o invierno, solo en familia o con amigos) sino para poder describir ese lugar en el mundo, que sin preguntarlo dos veces reconocí como desafío: Mi lugar en el mundo.
Y fueron dos las opciones. Las infinitamente repetidas, las de cartilla, las que nos hacen ser lo que somos cada día, Blancas vs Negras, Gato o Perro, mi casa o tu departamento. Así ir directo a la encrucijada favorita, lo que para muchos es el clásico de barrio de los viajes y destinos, como si esa decisión revelara nuestra más íntima naturaleza: ¿el Mar o la Montaña?
Pero antes de dejarlo (una vez más…) todo a manos de la suerte, me sumergí reflexivo entre recuerdos, y así estos dos lugares me despertaron distintos colores y sentimientos:
Mi lugar Mar.
El Mar es mi lugar. Siempre es mi lugar y siempre es mi propio Mar. El Mar tiene ese poder hipnótico, sabemos que el mundo entero controla y ni siquiera necesita ejercer autoridad tronando o partiendo en dos la tierra entera. Y con el Mar nos reconocemos. Me conoce, y lo digo con humilde respeto. Siempre en nuestro primer encuentro después de algún tiempo sin vernos, intento, más como reverencia que por sumiso, estar de rodillas para ese momento. Como quien cede sin dudar ni ceremonia ni orgullo lo único que le queda en vida, ante un hijo, amante o amigo. Pero el rito empieza al mirarnos, y ahí despacio le avanzo sin hablar ni anticipando el contacto. Hasta que convencida llegue alguna ola embajadora, que el Mar todo representa. La toco, la recorro, la acaricio y la entiendo. Después de ese primer beso ya estoy en sus brazos suaves de acero. No tan adentro, por cagón y nadador de acuario, pero lo suficiente para no tener bañistas delante o próximos a mis costados. Y ahí el trance perfecto. Mirar el Mar, la nada Mar, el todo Mar, el todo y centro. Y así el Mar, al hablar tan poco tanto me aconseja. Intento que el hechizo dure lo máximo posible y, sea cual sea la playa que me invite a hacerlo, al volver a la orilla ya dejé de ser el mismo. Al irme, último día de vacaciones o de ese particular momento, repetimos la rutina del encuentro: nos miramos, nos acariciamos, prometemos y jamás lo olvidaremos.
Mi lugar Montaña
La Montaña tiene distinto efecto. Me atraen más de lo que ella me dice, sus secretos. Confunden un poco Hollywood y los cursos de Alcance el éxito: la usan siempre de ejemplo como meta, objetivo y desafío, abstracto o real, pero como obstáculo para ser resuelto. Mi devoción no pasa por la cima de la montaña ni satisfacer mi autosuperación al hacerlo.  Al llegar a la zona de Montaña, mi corazón simplemente late más lento. Pero no me adormece ni apuna, sino que agudiza al extremo cada cosa que siento. Paz, si tuviera que elegir un único ejemplo. Y es entre su coraza, su desnuda protección, que me siento seguro para desenterrar mis más adormilados deseos. Ahí nomás, a medio camino, entre esos valles que forman un castillo natural de torres, picos, quebradas y desencuentros, porque también entre la Montaña uno reconoce qué camino no fue el correcto. Pero lo dicho, esto no es autoayuda sino describir aquel lugar especial que a uno se le tatuó en el recuerdo. Mi lugar Montaña es ese. Estar en contacto con mi yo interno. Buscarme para al fin poder perderme en silencio.
 
Veredicto
Elegí una moneda de esas nuevas, del bicentenario argentino. Tiene de un lado el Aconcagua y del otro unos rayos de sol que bien pueden ser funcionales a mi verso. Dos lugares, dos elementos, dos yo distintos en juego. Tiro y vuela. Hago trampa y cae de canto, como en aquel otro cuento. Ambos nos sonreímos: chapuzón surfeado y pic nic en ese descanso sobre la ladera, un lugar ideal para protegernos del viento.


Ho dovuto scegliere con una moneta. Ha avuto la possibilità di risolvere la mia vita. Azzardo, il destino, Matrix, o cosa simile. Nessun per fare un viaggio reale (scegliere tra aereo, in macchina, micro, estate o inverno, da soli con la famiglia o gli amici), ma per descrivere questo posto nel mondo, che senza chiedere due volte ho riconosciuto come una sfida: Il mio posto nel mondo.
E ci sono due opzioni. L'infinitamente ripetute, che ci rendono ciò che siamo ogni giorno, Bianco vs nero, gatto o cane, la mia casa o il tuo appartamento. Quindi, andare dritto alla decisione preferita, una spezie di derby di viaggio e destinazioni, come se la decisione di rivelare la nostra natura più intima: il mare o la montagna?
Ma prima di lasciare (di nuovo ...) tutto nelle mani del destino, io rifletto tra i ricordi, e così questi due luoghi sono hanno ricordato diversi colori e sensazioni:
Il mio posto Mare
Il mare è il mio posto. E 'sempre il mio posto ed è sempre il mio proprio Mare. Il Mareha un potere ipnotico, sappiamo che il mondo controlla e non ha bisogno di fare lampi e tuoni ne partire la terra in due. E ci riconosciamo nel Mare. Mi conosce, e lo dico con rispetto. Sempre nel nostro primo incontro dopo qualche tempo di non vederci,, più simile alla riverenza che come sottomessa,mi metto in ginocchio in quel momento. Come uno che dà senza esitazione o cerimonia o l'orgoglio è l'unica cosa nella vita, come con un figlio, amante o un amico. Ma il rito comincia al guardarci, e ci cammino verso a lui lentamente senza parlare ne anticipando il contatto. Fino a quando ci arriva un'onda che tutto il mare rappresenta. La tocco, la percorro, la accarizzio e la capisco. Dopo quel primo bacio sono nelle tue braccia di acciaio dolce. Non tanto dentro, per paura e nuottatore di acquario, ma abbastanza per evitare delle persone di fronte o accanto al mio fianco. E questa è la trance perfetta. Guardando il mare, mare del nulla, l'intero mare, il tutto e il centro. E così il mare, parlando poco mi consiglia. Provo che l'incantesimo duri il più possibile e qualunque sia la spiaggia che mi invita a farlo, al tornare alla riva lascio di essere lo stesso. Al andarmene,sia l'ultimo giorno o di quel particolare momento, ripetiamo la routine della riunione: ci guardiamo, ci amiamo, ci promettiamo e mai lo dimenticaremmo.
Il mio posto Montagna
La montagna ha un effetto diverso. Mi attira più di quello che mi racconta, i suoi segreti. Hollywood e i corsi per arrivare al successo ci la fanno vedere diverso, ci confundeno: viene usata come un esempio, obiettivo e sfida, astratta o reale, ma come un ostacolo da risolvere. La mia devozione non è per la vetta della montagna non soddisfare il mio auto-miglioramento al arrivare. Quando si raggiunge la zona di montagna, il mio cuore semplicemente batte più lento. Ma non mi addormenta , ma acuisce quello che sento. Pace, se dovessi scegliere un esempio. E tra le sue armi, la sua protezione nuda,che mi sento sicuro che per portare alla luce i miei desideri. E proprio lì, a meta strada, tra quelle valli che formano un castello naturale di torri, cime, gole, perché nella Montagna anche possiamo riconosce un percorso sbagliato. Ma come ho detto, questo non è per fare autoaiuto ma per descrivere questo luogo speciale che è tatuato nella memoria. Il mio posto Montagna es queste. Essere in contatto con il mio io interiore. Cercarmi per finalmente poter perdermi in silenzio.

Verdetto

Scegli una nuova moneta Argentina, quelli del Bicentenario. Ha di un lato l'Aconcagua e del altro raggi di sole che possono essere funzionali nel mio verso. Due siti, due elementi, due io diversi in gioco. Lancio su e vola. Faccio una trappola e cade sul bordo, come in quell'altra storia. Entrambi abbiamo sorriso: il surf/iltuffo e il picnic per riposare sul fianco della collina, luogo ideale per proteggersi dal vento.

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