sábado, 6 de diciembre de 2008

QUE NO QUEDE EN PICADA / NON SOLO ANTIPASTI



Antes de contarles la receta del evento, va un gran agradecimiento a Leonor Arditti que nos deleito con su estupenda narración – improvisación recorriendo las páginas del original blog de Dani y Juan.

Prima di raccontarvi la ricetta dell’ evento, volevo ringraziare Leo che ci ha deliziato con la sua bellissima narrazione-improvvisazione percorrendo le pagine dell’originale blog di Dani e Juan.

ÑOQUI SINDICALISTA / GNOCCHI SINDACALISTA
by Juan Christmann & Daniela Kodenczyk

Compañeros!
Yo, como ustedes, soy un ñoqui y estoy harto. Harto de los rituales. Sé, de facto, que no soy el único en esta condición. Hay varios como yo, muchos aquí presentes. Es hora de levantarnos en contra del dictador que proclamó tantas leyes para con los de nuestra clase y de sus seguidores.
Creen que no podemos contra ellos, que no somos capaces de tener la fuerza suficiente. Yo digo que: Unidos podemos. Es sólo dejarnos hervir un poco más y van a ver cuán unidos podemos ser. Por eso proclamo que sea inminente la formación de la UÑER, la Unión de Ñoquis En contra de Rituales. Organismo que luchará por varias causas. Como ser, el 29.
Lejos de ser desagradecidos, hay que admitir que cuando ese día llega, sentimos cierto prestigio. Además no todos los platos tienen su día. Somos concientes que hay casos
mucho peores, como el de nuestro viejo y querido locro, que tiene nada más que un día de gloria al año. De todas maneras, ya bastante tenemos con nuestra proclama, como para andar defendiendo causas ajenas.Es tiempo que nos revelemos contra esta fecha que nos encasilla. Que nos deja relegados al final de cada mes. Esto sin ni siquiera hablar del mes de Febrero, al cual esperamos como si fuera un mundial fútbol, una vez cada cuatro años.Esta desvalorización es una muestra de ingratitud, una desvalorización, como tantas otras.
Es que no se dan cuenta que somos uno de los platos más nobles, que siempre estamos dispuesto. A los hechos me remito compañeros: Un fideo te tarda de 8 a 10 minutos después de hervido, unos ravioles de 5 a 8. En cambio nosotros, es sólo meternos en el agua que ahí estamos, flotando. Qué digo flotando?! Saltando para que nos pesquen y nos sirvan. Creo fehacientemente que somos la opción ideal para el soltero que no sabe que cocinar. También para la madre ejecutiva que no tiene tiempo de andar con recetas elaboradas. Ñoquis, manteca y queso. ¿Quién se resiste a un plato así?
Otra situación inentendible a tratar: ¿Qué es esa historia de ponernos plata? ¿Acaso no somos los suficientemente apetitosos, que tienen que andar pagando para que nos coman? Haciendo números en el aire, multiplicando un promedio de 2 pesos por plato de cada argentino una vez al mes, en los últimos años deben ser millones los que se gastaron. ¿Por qué no utilizar ese dinero para otra cosa? Para producir más y mejores salsas por ejemplo.Para comprar un espacio más prestigioso del menú y de esta manera llegar a lo más alto del listado de pastas.
Continuo enumerando compañeros y pregunto, ¿por qué no hablar de la moda de no pasarnos el tenedor? De esa tendencia que dice que un pequeño cubo de masa se puede llamar ñoqui. De ninguna manera señores! Ya lo dijo el prestigioso cirujano plástico especialista en senos Vladimiro Gutierrez: ¨El secreto está en la forma.¨ No me refiero tanto a las canaletas, que son más de pinta que otra cosa. Pero me refiero al huequito que se hace dentro del rulo. Ese huequito lleno de salsa, es como un bombón con sorpresa en forma de sabor, que explota en la boca.
Esta situación no da para más amigos. Es como una olla a presión en la que estamos metidos.Propongo que convoquemos a una asamblea extraordinaria y votemos para que hoy, 28 de noviembre del 2008 sea el día en que el ñoqui dejó de ser un ritual caprichoso y proclamó su igualdad ante el pueblo gastronómico.
Me llena de esperanza verlos aquí reunidos a todos, desde clásicos de papa, hasta los modernos coloridos de remolacha, pasando por saborizados y los soufflé.
Les garantizo que luchando, podemos lograr que quieran tenernos en su plato sin mirar el almanaque. Y por sobre todas las cosas, sin coimas de por medio.
Me despido, no sin antes agradecer a todos los presentes y desear mucho queso rallado para todo el mundo.
Y recuerden compañeros: Juntos, somos una masa!

Compagni !
Io, come voi, sono uno gnocco e sono stufato. Stanco dei riti. So, di fatto, che non sono l’unico in questa condizione. Ci sono diversi come me, molti qui presenti. E’ ora di alzarzi contro il dittatore che ha fatto tante leggi per le nostre classi e i suoi seguaci.
Credono che non possiamo contro loro , che non siamo capaci di tenere una forza sufficiente. Io ho detto: Uniti possiamo. E’ solo necessario lasciarci bollire un poco ancora e vedrete quanto uniti possiamo essere.
Per quello propongo che sia imminente la creazione della UGCR, l’Unione degli Gnocchi Contro i Riti. Organismo che lottarà per diverse cose. Come per esempio , il 29 (unico giorno in Argentina che tutti mangiano gli gnocchi).
Lontano dall’essere sgraditi, dobbiamo dire che quando arriva quella giornata, sentiamo un certo prestigio.
Addirittura non tutti i piatti hanno il loro giorno. Siamo coscienti che ci sono dei casi molto peggiori, come quello del nostro vecchio e caro “locro”(minestrone tipico argentino), che ha solo una giornata di gloria all’anno. Di tutti i modi, già abbiamo da difendere i nostri diritti per fare cose per altri. E’ arrivato il tempo di rivelarsi contro questa data che ci disturba. Che ci lascia sempre a fine mese. Questo per non parlare del mese di Febbraio, nel quale come si fosse un Mondiale di Calcio, dobbiamo aspettare quattro anni. Questa non valorizzazione è una forma di ingratitudine, una non valorizzazione, come tante altre.
E’ che non hanno capito che siamo uno dei piatti più nobili, che sempre siamo disponibili. Ai fatti mi attengo: la pasta impiega dagli 8 ai 10 minuti , i ravioli da 5 a 8 minuti. Invece noi, basta metterci nell’acqua che cominciamo subito a emergere. Che ho detto emergere?! Saltando perchè ci peschino e ci servano a tavola. Credo veramente che siamo l’opzione ideale per il single che non sa cucinare. Anche per le madre lavoratrici che non hanno tempo di fare ricette difficili. Gnocchi, burro e formaggio. A chi non piace questo piatto?
Altra situazione che non si capisce: cosa è quello di metterci soldi? Non siamo appettitosi da noi, che devono pagare perchè ci mangino? Facendo numeri nell’aria, moltiplicando una media di due pesos per piatto di ogni argentino una volta al mese, negli ultimi anni devono essersi spesi milioni. Perchè non utilizzano questi soldi per altre cose? Per produrre di più e, ad esempio, dei sughi migliori. Per comprare uno spazio più prestigioso nel menù e, in questo modo, arrivare al più alto del listino delle paste.
Continuo enumerando compagni e domando, perchè non parlare della moda di non passarci per la forchetta? Di questa cosa che dice che un piccolo cubo di pasta si puo chiamare gnocchi. In nessun modo signori! Già l’ha detto il prestigioso chirurgo plastico specialista in tete Vladimiro Gutierrez: “ Il secreto sta nella forma.” Non mi riferisco tanto ai canali, che sono una roba estetica. Ma mi riferisco alla cavità che si fa dentro il riccio. Quella cavità riempita di sugo, è come un dolcetto con la sorpresa a forma di sapore, che scoppia nella bocca.
Questa situazione non va più amici. E’ come una pentola a pressione in cui siamo messi. Propongo di convocare una assamblea straordinaria e votare affinchè oggi, 28 novembre 2008 sia il giorno nel quale il gnocchi lascino un rituale capriccioso ed espresso la loro uguaglianza nel popolo gastronomico.
Mi riempio di speranza nel guardare qui riuniti tutti, dai clasici di patate ai moderni colorati di barbabietola, passando per gli speziati e i soufflé.
Vi garantisco che lottando, possiamo riuscire affinchè vogliano averci nei loro piatti senza guardare le date. E, soprattutto, senza pizzi in mezzo.
Vi lascio, ma prima voglio ringriaziare tutti i presenti e augurarvi molto formaggio grattugiato per tutto il mondo.
E ricordatevi compagni: Insieme siamo una massa!

Blog: http://quelacosanoquedeenpicada.blogspot.com

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