lunes, 3 de diciembre de 2007

LIBROS - LIBRI

"Higiene del asesino"- AMELIE NOTHOMB
"Igiene dell'assassino"- AMELIE NOTHOMB
by Giorgio Rizzo

Uno de los objetivos principales de la comunicación literaria es la “lectura”. (el razonamiento no sirve para nada!!!!!).
Por lo tanto, frente a un libro tenemos dos alternativas:
A) leerlo para llegar a la palabra Fin.
B) leerlo para ver todo lo que está escrito “antes” de la palabra Fin.
(dejo de lado otras posibilidades como la incineración y el tacho de basura, aunque en ciertos casos sería la mejor opción)
Podría agregar que, alguna vez, en el caso B, la palabra Fin llega demasiado rápido. Uno se encuentra tan bien en el medio de esas páginas que quisiera alguna más “antes” de la palabra Fin.
Para mi, “La higiene del asesino” es un caso B.
Empieza enseguida con ironía y maldad a granel. Un libro para “bad boys”.
Nuestro héroe, Prétextat Tach, escritor con mucho de Nobel, cínico y bellaco protagonista del libro, pone en su lugar a lectores y periodistas que van a entrevistarlo con sus cortantes aforismos tipo: “En el fondo, la gente no lee: o si lee, no comprende; o si comprende, olvida”.
O también: “una de las características de nuestra especie es que nuestro cerebro se siente siempre con la obligación de funcionar, aún cuando no sirve para nada: este deplorable inconveniente técnico es el origen de todas las miserias humanas”
Y esto me gusta.
Soy un lector, y aunque sienta que Prétextat Tach me trata mal, igualmente me identifico con él. Es tan m… que me cae simpático.

Uno degli obiettivi principali della comunicazione letteraria, é la "lettura". (il ragionamento non fa una piega!!!!!)
Dunque di fronte ad un libro ci sono due alternative:
A) leggerlo per vedere la parola Fine.
B) leggerlo per vedere tutto quello che c'e scritto "prima" della parola Fine.
(tralascio altre possibilità quali l'incenerimento ed il cassonetto dei rifiuti , anche se in certi casi questa sarebbe la scelta migliore)
Potrei aggiungere che, qualche volta, per il caso B, la parola fine arriva troppo presto. Ci si trova così bene in mezzo a quelle pagine, che se ne vorrebbe ancora un poche, "prima" della parola fine.
Secondo me, l'igiene dell'assassino é un caso B.
Parte subito con ironia e cattiveria in abbondanza. Un libro per "bad boys".
Il nostro eroe, Prétextat Tach, scrittore con tanto di Nobel, cinico e perfido protagonista del libro, mette in riga i lettori ed giornalisti che lo vanno ad intervistare con i suoi taglienti aforismi del tipo: "In fondo, la gente non legge; o, se legge, non comprende; o, se comprende, dimentica."
o ancora: "una delle caratteristiche della nostra specie è che il nostro cervello si sente sempre in obbligo di funzionare, anche quando non serve a niente: questo deplorevole inconveniente tecnico è all'origine di tutte le umane miserie".
E questo mi piace.
Sono un lettore, e anche se sento che Prétextat Tach mi tratta male, mi identifico ugualmente in lui. E cosi stronzo che mi rimane simpatico.


Pero no divaguemos. Lo que parece un duelo divertido entre un escritor m… y una serie de periodistas rigurosos, cambia su rumbo en el transcurso de la lectura.
Casi sin darte cruenta, mientras te estabas divirtiendo con los espadazos de Prétextat Tach a sus entrevistadores, la historia, ya agradable e interesante, acelera.
Así, mientras te dejabas arrastrar, acunado por la ironía y la maldad, te das cuenta que te pusiste a correr, crecen tus ganas de saber qué cosa sucederá, de saber a dónde te llevará Amelie.
No sabés si será suave o divertido como hasta entonces, pero la curiosidad… crece.
En resumen, típico caso B. Querés leer todo aquello que está escrito “antes” de la palabra Fin.
Querés leerlo porque Amelie ya tiró el anzuelo. Te hace divertir por algunas páginas y después, cuando menos te lo esperás, saca algo de la galera. De buena equilibrista te lleva por esa cuerda tirante que pasa entre la ironía y el drama sin hacerte caer. Como solo pueden hacerlo los grandes escritores.
Así, como dicen en St. Moritz o en el Buckingham Palace, ella “mata dos pájaros de un tiro”.
Primero te divertís, idetificándote con el malvado escritor, y después…Después todo cambia…
Ahora, memorioso de la maldad de Prétextat Tach podría contarles el final, pero no lo haré.
Me lo impide una promesa: el 10% de comisión sobre las ventas de Amelie.
Y yo, caballero por naturaleza, no voy a fallar justamente a una promesa hecha a una mujer.
FIN

Ma non divaghiamo. Quello che sembra una divertente sfida fra uno scrittore stronzo ed una sfilza di giornalistucoli da strapazzo, cambia marcia in corso di lettura.
Quasi senza accorgertene, mentre ti stavi divertendo con le stoccate di Prétextat Tach ai suoi intervistatori, la storia, già piacevole ed interessante, accelera.
Cosi, mentre ti facevi trascinare, cullato dall'ironia e dalla cattiveria, ti accorgi che ti sei messo a correre, ti cresce la voglia di sapere che cosa succederà, di sapere, dove ti porterà Amelie.
Non sai se sarà cosi leggero e divertente come era stato fino ad allora, ma la curiosità ... cresce.
Insomma, classico caso B. Vuoi leggere tutto quello che c'é scritto "prima" della parola fine.
Vuoi leggerlo Perché Amelie ha gettato l'esca. Ti fa divertire per un po' di pagine e poi, quando meno te lo aspetti, tira fuori qualcosa dal suo cilindro. Da brava funambola ti porta su quella corda tesa che passa fra l'ironia e il dramma senza farti cadere. Come solo i grandi scrittori possono fare.
Così, come dicono a St. Moritz o a Buckingham Palace, lei prende "due picconi con una fava".
Prima ti diverti, identificandoti con il cattivo scrittore, e poi... Poi tutto cambia…
Ora, memore della cattiveria di Prétextat Tach potrei raccontarvi come va a finire, ma non lo farò.
Una promessa me lo impedisce: un 10% sugli incassi di Amelie.
Ed io, uomo di natura galante, non deluderò certamente la promessa di una donna.
FINE

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