viernes, 8 de mayo de 2009

UN LUGAR EN EL MUNDO / UN LUOGO NEL MONDO

CUZCO
by Daniela Kodenczyk

Caminar sus calles empedradas, levantar la mirada y ver esos balcones diminutos, la mezcla de colores...montañas por un lado, ladrillos por otro, cholitas con telas multicolores que las envuelven...todo parece ser mágico en esta ciudad. Al chocarte con el gran portón de una iglesia católica crees estar en medio del imperio español, seguis dos pasos más y al ver la típica construcción Inca te das cuenta de que estas en Perú, en medio de su gente, de su comida, de su música, de su tradición que tanto quisieron callar.
La Plaza de Armas, el corazón de la ciudad, el lugar que vas a usar de referencia para explicar de donde venís y hacia donde vas, como toda plaza es un centro de reunión donde podes encontrar desde chiquitos que te recitan la historia entera de su país a cambio de algunas monedas hasta enamorados que se prometen amor eterno frente a su fuente de agua.
Visiten el mercado de San Pedro, compren las chucherías ahí, prueben frutas raras, traiganse palo santo, vean como las cholitas deshojan kilos y kilos de cilantro sin parar...pero salgan de San Pedro y sigan caminando, derecho, derecho, van a encontrar el mercado real donde compran los cusqueños, de repente van a ver que las caras cambian y no hay mas turistas... pero que es viajar si no es mezclarse entre la real cotidianeidad de su gente? Y si, van a ver cosas raras, cosas bromatologicamente escandalosas, pero asi viven y vivos siguen. Por eso, simplemente por que vivimos diferente y estamos acostumbrados a otras aguas y alimentos, tengan cuidado de no tomar agua de la canilla ni comer verduras crudas o frutas sin pelar.
Muchas ruinas para visitar...como puede un amontonamiento de piedras decir tanto? Eran trabajadores, previsores, estudiosos, perseverantes, poetas, creyentes y solidarios. Construían para perdurar y por suerte lo lograron, mas allá de que hayan querido borrarlos del mapa.
Caminaba por su historia y veia la genialidad de sus obras, lo avanzando de sus conocimientos, me preguntaba…donde estaríamos si los españoles no hubiesen llegado? Cuales serian los valores de nuestra sociedad? Que mas sabriamos hoy que no les dimos tiempo a entender?
Como si fuera poca la historia por conocer, los lugares por recorrer, Cusco tiene mucha noche. Bolichitos para cenar muy rico y barato. Pubs para tomar buenos piscos. Discos para bailotear hasta las 6 de la matina. Quizá tenes mi misma suerte y podes escuchar una bandita local que fusiona musica tradicional andina con toques de rock, en un bar medio bohemio, lleno de locales internacionales, por que es mucha la gente que llega pero no vuelve, Cusco te atrapa.
Y por ultimo no puedo dejar de nombrarlo, pero este es un lugar que ni las fotos, ni las palabras alcanzan a describirlo, Machu Pichu hay que vivirlo. Lo unico que puedo decirte es que te reserves unas horas de soledad en medio de tantos flashes digitales para tirarte en una piedra simplemente a conectarte con la energia de ese lugar.

Andare per le sue strade di pietre, alzare lo sguardo e vedere quei balconi piccolini, la mescolanza dei colori...montagne da un lato, mattoni dall’altro, "cholitas" con delle stoffe multicolori che li coprono...tutto sembra essere magico in questa città. Al sbattere con il portone di una chiesa cattolica credi di stare ai tempi dell’ impero spagnolo, segui ancora due passi e al guardare la tipica costruzione inca capisci che sei in Perù, tra la sua gente, il suo cibo, la sua musica, le sue tradizioni che tanto hanno voluto nascondere.
La "Plaza de Armas", il cuore della città, il luogo che userai come punto di riferimento per spiegare da dove vieni e dove vai, come tutte le piazze è un centro di riunione dove puoi trovare dei bambini che ti raccontano tutta la storia del loro paese in cambio delle monete fino a degli innamorati che si promettono amore eterno di fronte alla fontana.
Visitare il mercato di San Pedro, comprare delle cazzatine lì, assaggiare dei frutti strani, portarsi un "palo santo", vedere come le "cholitas" sfogliano chili e chili di cilantro senza fermarsi...ma dopo essere usciti da San Pedro e continuate andando dritto dritto, troveresti il mercato "real" dove comprano i "cusqueños", improvvisamente le facce cambiano e non ci sono più turisti...ma cosa è viaggiare se uno non si mette nella realtà quotidiana della gente? E' vero, vedrete cose strane, cose igienicamente scandalose, ma così vivono e comunque sono tutti vivi. Allora, solo perchè siamo abituati a vivere diversamente e non siamo abituati ad altre acque e cibi, attenzione, non bere acqua del rubinetto e nemmeno mangiare verdure crude e frutta senza sbucciarla.
Molte rovine da conoscere... come può un insieme di pietre dire tante cose? Erano lavoratori, previdenti, studiosi, perseveranti, poeti, credenti e solidali. Costruivano per perdurare e per fortuna sono riusciti, anche se hanno voluto cancellarli della mappa.
Camminavo per la loro storia e vedevano la genialità delle loro opere, quanto erano all’avanguardia nelle loro conoscenze, mi chiedevo: dove saremmo se gli spagnoli non fossero arrivati? Quali sarebbero i valori della nostra società? Che cose potevamo sapere oggi e non abbiamo voluto imparare di loro?
Come se questa storia fosse poco, i luoghi da conoscere, addirittura Cusco ha molta vita notturna. Posticini per mangiare molto bene ed economici. Pubs per bere dei buoni "piscos". Discoteche per ballare fino alle 6 della mattina. Forse hai la mia stessa fortuna e puoi sentire una band locale che fonde musica tradizionale andina con rock, in un bar un pò boheme, pieno di luoghi internazionali, perche è molta la gente che arriva e non riparte. Cusco ti attrae. E per ultimo non posso lasciare di nominarlo, perchè questo è un luogo che nè le foto, nè le parole possono descrivere. Machu Pichu è da viverlo. L'unica cosa che posso dirvi è di prendervi un paio di ore di solitudine in mezzo a tanti flash digitali per buttarvi in una pietra semplicemente a collegarsi con l'energia di quel posto.

No hay comentarios: